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Scambio di informazioni finanziarie. Dal Globalforum un nuovo modello

Il Model Administrative Compliance Strategy darà supporto agli Stati per attivare l’Aeoi





A fine luglio, davanti a 200 delegati di 88 giurisdizioni diverse riuniti in una sessione virtuale, il segretariato del Global forum Ocse sulla trasparenza e lo scambio di informazioni ai fini fiscali ha presentato un nuovo strumento per accrescere l’efficacia dello scambio automatico di informazioni finanziarie tra giurisdizioni (AEOI). Il modello (Model Administrative Compliance Strategy) servirà a dare supporto ai Paesi che ne faranno richiesta per rendere operativo e sfruttare al meglio il sistema di scambio automatico di informazioni e andrà ad affiancarsi al toolkit per l’implementazione dello standard Ocse sull’Aeoi già rilasciato nel 2021. Il modello è stato realizzato col supporto finanziario di Regno Unito, Unione europea, Francia, Germania, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia e Svizzera e sarà disponibile in inglese, spagnolo e francese.


La rete dello scambio automatico di informazioni


Il Global Forum Ocse è il principale organismo internazionale che lavora all'implementazione di standard globali di trasparenza e scambio di informazioni in tutto il mondo. Fondato nel 2009, il suo scopo è quello di alzare il grado di trasparenza fiscale a livello internazionale attraverso la cooperazione tra paesi, in particolare tramite due principali strumenti: lo scambio tra giurisdizioni fiscali di informazioni su richiesta (EOIR) e lo scambio automatico delle informazioni finanziarie (AEOI). L'AEOI, in particolare, prevede lo scambio automatico su base annuale di una serie predefinita di informazioni su conti finanziari tra le autorità fiscali, consentendo loro di verificare il corretto riporto a tassazione dei redditi di natura finanziaria detenuti dall’estero da parte dei propri contribuenti. In pratica, in base a questo sistema standardizzato, le istituzioni finanziarie segnalano alle autorità fiscali nazionali le informazioni riguardanti i conti finanziari detenuti da soggetti non residenti o, in alcuni casi, detenuti da entità controllate da soggetti non residenti. Le autorità fiscali a loro volta trasmettono queste informazioni all'autorità fiscale della giurisdizione in cui è residente il titolare del conto o il soggetto controllante.


Per garantire che lo standard AEOI sia pienamente efficace, il Global Forum effettua una revisione dei quadri giuridici nazionali e internazionali di ciascuna giurisdizione per garantire che siano completi e una revisione dell'efficacia dell'attuazione pratica dello standard.


I numeri del Global forum


Al momento il Global forum conta 165 membri (l’ultimo ad aderire è stato la Repubblica del Congo lo scorso giugno). Il nuovo modello presentato lo scorso 1° agosto rientra nelle iniziative messe in campo per fare in modo che sempre più paesi membri adottino lo standard previsto e inizino concretamente gli scambi. Dopo l’adozione dello standard nel 2014, la rete dell’Aeoi si è attivata con i primi scambi tra 49 Paesi nel 2017 (raddoppiati l’anno successivo) e di anno in anno aumenta la sua estensione ed efficacia: nel 2021 gli scambi automatici hanno riguardato 111 milioni di conti finanziari per un valore complessivo di oltre 11 mila miliardi di euro di asset, con un aumento rispettivamente, del 48% e del 22% rispetto ai numeri dell’anno prima. Nel complesso, nel 2020 il Global forum ha calcolato che l’attivazione dell’Aeoi ha consentito un recupero nelle casse dei paesi aderenti di circa 112 miliardi di euro, tra imposte, interessi e sanzioni, recuperati attraverso programmi di voluntary disclosure, ma anche a seguito dei controlli resi possibili dalla maggior trasparenza realizzata. Circa 3 miliardi di maggior gettito sono stati indicati come diretto risultato dello scambio di informazioni. È sull’incremento di questi numeri che il Global forum intende lavorare fornendo supporto agli Stati aderenti attraverso toolkit e corsi in e-learning specifici per facilitare e massimizzare l’efficacia della rete Aeoi. Da quest’anno al 2024, infatti, altri 56 Paesi attiveranno i loro primi scambi trasfrontalieri.


l Brasile non è un paese soggetto allo scambio automatico di informazioni con altri membri


di Anna D'Angelo



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